In questa pagina sono raccolti alcuni segnali di ecolocalizzazione di diverse specie con la descrizione utile all'identificazione bioacustica di segnali caratteristici delle specie. Il metodo di identificazione si basa su BARATAUD, M. 2012. Acoustic Ecology of European Bats. Identification des espèces, études de leurs habitats et comportements de chasse. Biotope Editions, Mèze ; Muséum national d’histoire naturelle, Paris (collection Inventaires et biodiversité), 344 p. Per poter confrontare i valori dei parametri segnalati nella pagina è necessario che le misurazioni seguano le indicazioni del testo sopra indicato che sono state riassunte nel file di seguito scaricabile denominato Analisi spettrogrammi.

La pagina è in continuo aggiornamento.

Analisi spettrogrammi
File di riassunto per le impostazioni di misurazione dei segnali dei chirotteri
Analisi spettrogrammi.pdf
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Rhinolophus ferrumequinum Lerma 28 agosto 2009
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Rhinolophus_ferrumequinum_Lerma_28_agost
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Rhinolophus ferrumequinum

I segnali di ecolocalizzazione sono delle frequenze costanti  con una frequenza modulata  iniziale ascendente e una finale discendete. La frequenza di massima energia della componente FC costituisce l’elemento diagnostico a livello specifico e può assumere valori compresi tra 75 e 85 kHz in completa assenza di sovrapposizione con altre specie.

In questa sequenza si osservano segnali con FME a circa 80 kHz.

Rhinolophus hipposideros Ormea 30 agosto 2009
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Rhi_hip_Ormea_30082009.wav
File Audio Wave 2.2 MB

Rhinolophus hipposideros

I segnali di ecolocalizzazione sono in FC con una parte iniziale ed una finale in FM rispettivamente ascendente e discendente. La FME è l’unico criterio diagnostico all’interno del genere Rhinolophus. Rhinolophus hipposideros presenta valori di FME superiori a 102 kHz. I segnali con FME compresi tra 102 e 107 kHz sono in sovrapposizione con la specie Rhinolophus euryale; tra i 106 e i 107 kHz l’assegnazione a Rhinolophus hipposideros è corretta nel 98% dei casi e diventa certa a valori di FME superiori. In questa sequenza si osservano segnali in FC con valori di FME a circa 111 kHz attribuibili con certezza alla specie in esame.

Rhinolophus euryale Grotta del Grai CN 6 ottobre 2009
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Rhieur_Grai_Ormea_6102009.wav
File Audio Wave 2.3 MB

Rhinolophus euryale

I segnali di ecolocalizzazione sono delle frequenze costanti FC con una frequenza modulata FM iniziale ascendente e una FM finale discendete. La frequenza di massima energia della componente FC costituisce il solo elemento diagnostico a livello specifico. In Rhinolophus euryale le frequenze sono comprese tra 100 e 106 kHz con una parziale sovrapposizione con Rhinolophus hipposideros sui valori più alti. Frequenza di massima energia della componente FC del segnale compresa tra 100 e 102,4 kHz consente di identificare la specie al 100%, con valori compresi tra 102,5 e 104 kHz la probabilità scende al 96% dei casi.

Barbastella barbastellus Colle di Tenda (Limone P.te CN) 6 settembre 2012
Sequenza registrata con SM2BAT2 in modalità stereo
Barbastella_barbastellus_Colle_ di_Tenda
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Barbastella barbastellus

La specie emette sequenze di ecolocalizzazione caratterizzate da una tipica e regolare alternanza di segnali in FM con struttura differente e frequenza di massima energia compresa tra 32-36 kHz per i segnali di tipo A e 40-46 kHz per i segnali di tipo B.

Spesso i segnali di tipo B si presentano più deboli e non sono visibili o udibili  e compaiono irregolarmente entro lunghe serie di segnali di tipo A. In casi più rari è possibile la presenza di soli segnali di tipo B.

Nella sequenza si osserva l'alternanza regolare tipica della specie, brevemente interrotta dalla successione di due segnali di tipo B.

Pipistrellus nathusii con grida sociali Molino dei Torti AL 22 agosto 2014
Sequenza registrata con microfono Dodotronic Ultramic 250K abbinato a SoundChaser su Tablet ASUS
Pipnat con grida sociali_Molino dei Tort
File Audio Wave 736.8 KB

Pipistrellus nathusii
La specie è una specialista dei segnali a frequenza quasi costante (QFC) che utilizza anche all'aumentare del ritmo; i segnali diventano FM solo a ritmo molto elevato (intervalli tra i segnali generalmente inferiori agli 80 ms). Mentre le FM sono indistinguibili da quelle di Pipistrellus kuhlii alle stesse frequenze, i segnali in QFC con frequenze di massima di energia tra 39 e 42 kHz sono diagnostici soprattutto se a larghezza di banda molto ridotta (generalmente inferiore ai 3 kHz) e accompagnati da brevi tratti di sequenze con segnali FM a ritmo molto elevato. Pipistrellus kuhlii emette sequenze di segnali QFC solo in transito e ritmo lento (intervalli generalmente superiori ai 150 ms) con frequenze di massima energia comprese tra 35 e 40 kHz con un progressivo incremento della larghezza di banda che presenta valori più elevati rispetto a Pipistrellus nathusii.

Nella sequenza si possono apprezzare i caratteristici segnali sociali complessi della specie ad ulteriore conferma dei criteri di identificazione.

Pipistrellus pipistrellus Ormea CN 2 giugno 2009
equenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Pipistrelus_pipistrellus_Ormea_CN_2_giug
File Audio Wave 2.2 MB

Pipistrellus pipistrellus

 I segnali di ecolocalizzazione della specie sono in FM /QFC e tendono a diventare QFC (larghezza di banda < 5 kHz) in ambienti aperti o FM con parte QFC breve in prossimità di ostacoli. L’identificazione può essere effettuata utilizzando la frequenza di massima energia (FME) che è generalmente compresa tra 43 e 49 kHz, con valori più alti fino a 53 kHz per i segnali emessi in condizioni di volo presso ostacoli. La FME presenta una lieve sovrapposizione con Pipistrellus nathusii per i valori più bassi (tuttavia con una larghezza di banda superiore) e maggiore con Pipistrellus  pygmaeus e Miniopterus schreibersi per quelli più alti. Tuttavia per facilitare l’identificazione occorre considerare che più un individuo è vicino ad ostacoli più aumenta la FME e la larghezza di banda (LB) e riduce invece la durata dei segnali e l’intervallo tra essi; viceversa quando si allontana. Tenendo presente questo aspetto e incrociando i valori di LB con FME è possibile identificare correttamente buona parte dei segnali di Pipistrellus pipistrellus. Più complicata è l’esclusione di Pipistrellus pygmaeus e Miniopterus schreibersi per i segnali con FME compresa tra 50 e 52 kHz che mostrano una certa convergenza dei parametri. In alcuni casi è possibile utilizzare la forma dei segnali, ma occorre essere prudenti e spesso non è possibile arrivare ad una corretta determinazione.

Nella sequenza si può apprezzare la variazione delle struttura e dell’intervallo dei segnali all’avvicinamento di un ostacolo; essi passano da QFC con FME a 45 kHz a FM/QF con FME a 47 kHz.

Pipistrellus pygmaeus Santa Vittoria d'Alba CN 18 settembre 2011
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Pipistrellus_pygmaeus_Sant_Vittoria_Alba
File Audio Wave 2.2 MB

Pipistrellus pygmaeus

 

Come gli altri rappresentati del genere, la specie emette segnali in FM/QFC con frequenza di massima energia (FME) generalmente compresa tra 51 e 57 kHz. I valori di FME presentano una certa sovrapposizione con quelli di Miniopterus schreibersii e in minor misura con Pipistrellus pipistrellus. Per facilitare l’identificazione, tuttavia, occorre tener presente le variazioni dei segnali durante le fasi di avvicinamento o allontanamento dagli ostacoli. Generalmente minore è la distanza da questi e più aumenta la FME e la larghezza di banda (LB), mentre si riduce la durata dei segnali e l’intervallo tra essi; viceversa quando si allontana.

Le probabilità di identificazione sono maggiori per i segnali con larghezza di banda inferiore a 5 kHz che si presentano con una durata minore rispetto a quelli di Miniopterus schreibersii, generalmente al di sotto dei 9 ms e con una FME compresa tra 54 e 56 kHz.

Più difficile è l’identificazione dei segnali con larghezza di banda superiore a causa della maggiore sovrapposizione dei parametri. In questo caso è possibile utilizzare il criterio della forma dei segnali, ma occorre essere molto prudenti.

In questa sequenza si possono osservare segnali con LB non superiore a 2 kHz, durata compresa tra 7 e 8 ms e FME di 56 kHz.  A frequenze più basse è possibile osservare anche dei segnali di transito di un Pipistrellus kuhlii.

Nyctalus leisleri Mallare SV 15 maggio 2012
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Nyclei_mallare_15_maggio_2012.wav
File Audio Wave 2.2 MB

 

Nyctalus leisleri

Le sequenze caratterische della specie sono un'alternanza di QFC (larghezza di banda inferiore a 5 kHz) e FM a banda stretta (generamente inferiori a 18 kHz). L'alternanza compare meno regolarmente rispetto a Nyctalus noctula o Nyctalus lasiopterus e la differenza di frequenza tra i segnali bassi e quelli più alti è mediamente di 2 kHz, rispetto a 3,2 in Nyctalus noctula e 1,8 in Nyctalus lasiopterus. Nelle sequenze con alternanza i segnali QFC sono quelli maggiormente discriminanti presentando una frequenza di massima energia compresa tra 22 e 27 kHz e una durata inferiore a 12 kHz. L'alternanza consente di escludere Vespertilio murinus e Eptesicus nilssonii, specie che presentano segnali QFC simini a quelli di Nyctalus leisleri.

Nyctalus noctula Santena TO 25 settembre 2014
Sequenza registrata con bat detector Elekon Batlogger
Nyctalus noctula Santena TO 25 settembre
File Audio Wave 2.6 MB

Nyctalus noctula

La specie utilizza sia segnali in frequenza quasi costante (QFC), durante il volo di transito in ambienti aperti, sia segnali in modulazione di frequenza (FM) in prossimità di ostacoli o prede. I segnali più caratteristici della specie sono in QFC con frequenza di massima energia (FME) inferiore ai 20 kHz e larghezza di banda minore di 1 kHz. La FME può essere superiore (fino a 22 kHz), ma con larghezza di banda superiore (fino a 5 kHz). La frequenza terminale è comunque generalemente inferiore a 21 kHz. In questa sequenza inoltre si osserva la caratteristica alternanza di segnali QFC e FM con FME leggermente superiore nei secondi; tale alternanza, tipica del genere Nyctalus, è utilizzata all'aumentare del ritmo, ma i segnali in QFC conservano le caretteristiche prima descritte.

Nella parte terminale si sente anche l'inizio della sequenza di un Pipistrellus kuhlii.

Hypsugo savii Garessio CN 20 maggio 2009
Sequenza registrata con bat detector Pettersson D1000
Hypsugo_savii_Garessio_Mindino_20052009.
File Audio Wave 1.9 MB

Hypsugo savii

La specie utilizza segnali di ecolocalizzazione in QFC (larghezza di banda < 5 kHz) con frequenza di massima energia (FME) compresa tra 30 e 34 kHz e una durata superiore a 8 ms. In prossimità di ostacoli si osserva un incremento della FME con valori tra 35 e 38 kHz abbinata ad un aumento del ritmo e della larghezza di banda e una riduzione della durata, con una sovrapposizione di parametri con Pipistrellus kuhlii. Generalmente questi segnali non sono utilizzati in permanenza e non appena l’animale si allontana dagli ostacoli i segnali tornano rapidamente in QFC.

In questa sequenza si osserva l’utilizzo costante dei segnali in QFC con una FME di 32-33 kHz e una durata di 13-14 ms.

Myotis emarginatus Varallo VC 27 febbraio 2021

Sequenza registrata con microfono DODOTRONIC ULTRAMIC 250K

Download qui 

Myotis emarginatus

La specie utilizza segnali di ecolocalizzazione in FM con frequenza finale alta (>33 kHz). 

È l'unica specie del gruppo Myotis che non passa mai a segnali con frequenza terminale inferiore al variare del ritmo. I segnali, anche quando aumentano di durata, mantengono sempre una forma pressoché lineare senza alcuna curvatura evidente come avviene invece nelle altre specie del gruppo.

In questa sequenza si osserva una variazione del ritmo e della tipologia di segnali che passano dall'avere l'energia nella parte iniziale del segnale (quando il ritmo è meno sostenuto) a segnali con l'energia spostata nella parte terminale (quando il ritmo è più sostenuto), ma la contestuale costanza della forma del segnale e dell'alta frequenza finale sono tipici della specie. 

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